DECRETO FIR: PRIME DIFFICOLTÀ PER LA COMPILAZIONE DELLE DOMANDE SUL SITO DELLA CONSAP
Come già ampiamente esposto anche nei contributi precedenti, a far data dal 22 agosto u.s. ed entro il prossimo 18 febbraio 2020, salvo proroghe, i risparmiatori “traditi” dal crack delle banche venete e non solo, possono inoltrare, in via telematica, le domande di indennizzo direttamente sul sito della Consap.
Tuttavia, a pochi giorni dall’attivazione della piattaforma, già si sono riscontrate le prime difficoltà nella compilazione del form e nel caricamento dei documenti che, per i più, non sono di agevole intuizione.
La prima di queste, di rilevante importanza, riguarda la procura speciale che l’avente diritto deve rilasciare all’ente, all’associazione o al professionista da cui intende farsi rappresentare. Il suddetto decreto, espressamente, prescrive che la procura debba essere autenticata. La Consap ha dato indicazioni di recarsi all’ufficio anagrafe del Comune ove si risiede per ottenerne l’autenticazione. Di fatto, però, i risparmiatori si sono sentiti rispondere dagli impiegati comunali, di non avere il potere di autenticare la procura in quanto non di loro competenza. La conseguenza è che, gli interessati, devono a questo punto rivolgersi ad un Notaio, con aggravio di costi.
La seconda problematica emersa, riguarda le informazioni sul tipo di strumento finanziario in possesso; ad esempio, tra le altre, viene chiesto di indicare la “quantità residua”, il “valore nominale residuo” ovvero la “percentuale di possesso”. Si tratta di dati non chiara interpretazione.
La terza difficoltà che si è incontrata nella procedura in questione, attiene alla allegazione di un’attestazione che deve essere compilata dalla Banca attualmente depositaria dei titoli che, invece, dal canto suo, spesso risponde di non essere in grado di reperire i dati richiesti.
Quarta problematica collegata alla precedente, è che purtroppo, in assenza della consegna da parte della Banca del suddetto modulo, i risparmiatori si trovano nella situazione di non poter reperire i necessari documenti da allegare alla domanda, soprattutto con riguardo all’acquisto dei titoli più datati.
La risoluzione di tali interrogativi da parte di Consap è una condizione necessaria e imprescindibile per la compilazione della domanda, perché nel caso in cui la stessa venga respinta, per aver commesso un errore nell’inserimento dei dati, comporta l’impossibilità di ripresentarla per scadenza dei termini e soprattutto l’impossibilità di proporre ricorso avverso il rigetto!
Ultima, ma non meno importante difficoltà, concerne i blocchi continui della piattaforma registrati nei giorni scorsi che, quindi, non consentono di accedere regolarmente per compilare l’istanza.
In questo periodo, Consap ha attivato il call center che è stato letteralmente preso d’assalto da tutti coloro che si stanno accingendo alla compilazione della domanda on-line, per ovviare alle problematiche di cui sopra e da cui, purtroppo, non è possibile ricevere risposte sempre corrette e risolutive.
A questo proposito, una delegazione di avvocati si è recata a Roma, presso la sede di Consap, proprio per far presente tutte le varie criticità sorte e sopra evidenziate.
Per la questione della procura speciale, si è chiesto espressamente che la stessa possa essere autenticata anche da avvocati; con riguardo alle informazioni per così dire “difficili” e non facilmente reperibili, si è proposto di semplificare la procedura di compilazione della domanda di indennizzo, soprattutto riguardo all’inserimento dei dati bancari, apportando le opportune modifiche.
Al momento, l’unica informazione certa è quella che per giovedì 12 settembre p.v., a Vicenza, è stata indetta una conferenza stampa per sollevare a Consap, tutte le problematiche che sono emerse nella compilazione della domanda, durante questo primo periodo di funzionamento della piattaforma.